Autore: Dott. Roberto Ferrè
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4 dicembre 2019
4 DICEMBRE 2019 IN TERAPIE Precancerosi e cancro orale Rispetto alle patologie tumorali che colpiscono organi ed apparati “nascosti” e comunque per le quali le possibilità di diagnosi precoce in assenza di sintomi sono legate ad esami specifici e strumentali mirati e spesso rappresentano reperti casuali ed inattesi, le precancerosi del cavo orale si prestano per la facilità di ispezione della bocca ad un riconoscimento già in fase iniziale. In tale contesto la prevenzione al cancro orale assume nuovamente un’importanza strategica e si concretizza nella visita odontoiatrica periodica di controllo , fondamentale non solo per diagnosticare patologie quali ad esempio le carie degli elementi dentali o le malattie dei tessuti di sostegno dei denti o per porre l’indicazione ad una seduta di igiene orale professionale, ma anche per intercettare in fase precoce ed asintomatica lesioni mucose passibili di evoluzione verso il temibile tumore maligno della cavità orale. La visita è semplice ed indolore e si esegue primariamente con l’ispezione e palpazione del cavo orale. I fattori di rischio oltre che dalla predisposizione genetica sono principalmente rappresentati dal fumo di sigaretta, pipa e sigaro, dall’abitudine a masticare il tabacco, dall’assunzione di bevande alcoliche, da un’igiene orale inadeguata, da lesioni croniche da protesi incongrue, dalla infezione di alcuni Papilloma Virus e per le labbra dall’esposizione prolungata ai raggi solari. Nel mondo i tumori del cavo orale e della gola rappresentano il 10% di tutte le neoplasie maligne negli uomini e il 4% nelle donne. Ad oggi, secondo i dati dell’Airc, in Italia vengono diagnosticati circa 4500 casi ogni anno e l’insorgenza è più frequente dopo i 40 anni. Le lesioni potenzialmente maligne o francamente maligne del cavo orale si situano in ordine di frequenza a livello del bordo della lingua, del pavimento della bocca, delle labbra, dei trigoni retromolari, dei pilastri palatini, del palato molle, delle guance e delle gengive. La presenza di noduli, rigonfiamenti, macchie, ulcere che non guariscono, potrebbero essere manifestazioni di lesioni pre-tumorali o tumorali. Le lesioni più frequenti sono rappresentate da macchie rosse, bianche-rosse, bianche, erosioni, ulcere, aree circoscritte di maggior consistenza della mucosa, lesioni verruco-papillari (a cavolfiore). Se la lesione è sospetta e non regredisce in assenza di terapie locali palliative e dopo la rimozione dei possibili fattori scatenanti entro due settimane, deve essere considerata potenzialmente a rischio di malignità e deve essere sottoposta a biopsia al fine di effettuare un esame istologico (Oms). Il carcinoma orale inizialmente può essere asintomatico, ma sintomi di malignità possono essere rappresentati in questa fase da sensazione di bruciore, fastidio, lieve dolore, sanguinamento di una lesione, mentre negli stadi avanzati sono rappresentati da dolore importante, movimenti difficoltosi della lingua, mobilità dentale, sanguinamento, difficoltà alla deglutizione, difficoltà alla fonesi, alitosi. La sopravvivenza è strettamente correlata allo stadio della neoplasia, mentre dai dati statistici purtroppo più del 50% dei tumori del cavo orale sono già diffusi ai linfonodi loco-regionali già al momento della diagnosi. La diagnosi precoce al cancro orale permette cure meno invasive , con migliore prognosi, migliore qualità della vita, minori esiti cicatriziali e deturpanti, con minori costi biologici e sociali. Ancora una volta la considerazione finale è che prevenire è meglio che curare. Con un pizzico di buona volontà.